Dallo spot di Toys“R”Us al futuro dell’advertising: come l’AI generativa ha cambiato tutto in meno di un anno
Era Il 17 giugno 2024 quando al prestigioso Cannes Lions International Festival of Creativity, veniva proiettato uno spot destinato a fare storia. Toys“R”Us, storico marchio di giocattoli presentava infatti The Origin of Toys“R”Us, il primo spot pubblicitario mai realizzato quasi interamente con un’intelligenza artificiale generativa: Sora, sviluppata da OpenAI. E da allora è passato quasi un anno e quel “esperimento” si è rivelato una svolta epocale: l’AI generativa non è più una promessa, ma una realtà sempre più integrata nella produzione creativa, pubblicitaria e mediatica.
Uno spot di 66 secondi sull'infanzia del fondatore
Lo spot, della durata di 66 secondi, racconta l’infanzia di Charles Lazarus, fondatore di Toys“R”Us, ambientata negli anni ’30. Il giovane Charles lavora in un negozio di biciclette. Dopo essersi addormentato nel retrobottega, sogna un mondo fantastico popolato da giocattoli e dalla celebre mascotte Geoffrey la Giraffa. Inizia così, in forma poetica e visivamente cinematografica, la storia onirica del marchio.
Una curiosità? La mascotte Geoffrey, oggi uno dei simboli globali di Toys“R”Us, compare nel sogno come guida spirituale del piccolo Charles. È un elemento aggiunto dallo storytelling generato con prompt AI.
Sora di OpenAI: come funziona davvero
Sora è un’AI generativa text-to-video, annunciata da OpenAI nel febbraio 2024. È in grado di creare video realistici fino a 60 secondi partendo da una descrizione testuale dettagliata, simulando movimento, luce, transizioni e ambienti in modo coerente. Ai tempi della pubblicazione non era disponibile al pubblico e Toys“R”Us aveva avuto accesso al tool grazie a una partnership sperimentale, rendendo questo spot uno dei primissimi progetti commerciali realizzati con Sora al mondo.
L'agenzia creativa Native Foreign, basata a Los Angeles, ha affiancato il team di Toys“R”Us Studios durante l'intero processo. Il risultato finale è stato ottenuto con centinaia di prompt iterativi, affinati per rendere lo stile coerente, l'atmosfera vintage e l’animazione fluida. Secondo fonti interne, l’80-85% del contenuto visivo è stato generato dall’AI, mentre il restante 15-20% è stato rifinito da videomaker, sound designer e colorist umani.
Curiosità e retroscena
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Il video è stato montato e finalizzato in meno di 6 settimane, un tempo record per uno spot cinematografico.
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Il team ha usato prompt come: “A dreamy 1930s bicycle shop with warm lighting, seen through the eyes of a curious child”.
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La giraffa Geoffrey è stata creato interamente da AI – non esiste un modello 3D importato.
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Non è stato girato alcun frame reale: tutto è frutto di generazione video AI + montaggio.
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l video ha ottenuto oltre 5 milioni di visualizzazioni nelle prime 48 ore dalla pubblicazione sui social del brand.
Cosa è successo dopo? L’AI generativa ha accelerato
Dal lancio dello spot a oggi è passato quasi un anno, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa ha fatto passi da gigante. Ecco alcuni insight chiave:
1. Da Sora in anteprima a Sora per tutti
A quell’epoca, Sora era ancora in accesso limitato a partner selezionati. Ma tutto è cambiato a partire dal 9 dicembre 2024, quando OpenAI ha reso Sora disponibile al pubblico per gli abbonati a ChatGPT Plus e ChatGPT Pro.
✨ Oggi, Sora ti permette di:
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Generare video da 5 a 20 secondi in vari formati (verticale, orizzontale, quadrato)
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Esportare in risoluzione fino a 1080p (solo utenti Pro)
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Usare prompt dettagliati per gestire stile visivo, atmosfera, movimenti di camera
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Creare contenuti in più lingue, compreso l’italiano
L'apertura globale, inclusa l’Italia (dal 28 febbraio 2025), ha segnato una svolta: l’intelligenza artificiale video è passata dall'élite alla massa, con creator, marketer e brand che ora possono produrre video professionali con un tool AI e una buona idea.
Per gli utenti italiani, Sora è disponibile per gli abbonati ChatGPT Plus (20 dollari al mese) e Pro (200 dollari al mese). La durata massima dei video è di 20 secondi, con opzioni personalizzabili di 5, 10, 15 o 20 secondi. Le risoluzioni supportate variano da 480p a 1080p, quest’ultima disponibile solo per gli abbonati Pro. Sora supporta diversi formati, tra cui widescreen (16:9), verticale (9:16) e quadrato (1:1), rendendolo versatile per varie piattaforme e utilizzi .
Questa apertura ha segnato un punto di svolta nell'utilizzo dell'AI generativa nel campo della produzione video, rendendo strumenti avanzati accessibili a un pubblico più ampio e stimolando ulteriormente l'innovazione nel settore.
2. Strumenti concorrenti sono emersi rapidamente
Runway, Pika Labs, Luma AI e altre piattaforme hanno ampliato il loro raggio d’azione. I video generati oggi:
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Supportano input audio e voice-over dinamici
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Includono editing in tempo reale
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Possono replicare motion tracking e transizioni cinematografiche
3. Le grandi agenzie stanno formando reparti AI interni
WPP, Publicis, e Omnicom hanno avviato AI creative labs. Alcune campagne del 2025 sono state pensate end-to-end con AI generativa per animatics, previsualizzazione e perfino storyboard e copy testing.
4. Cambia la cultura del brief creativo
Il prompt engineering sta diventando una skill richiesta nei team marketing. Un brief tradizionale ora può includere:
“Genera una scena notturna stile Blade Runner con pioggia, luci al neon e una bambina che guarda fuori da un treno”.
Dallo spot Toys“R”Us alla disponibilità globale di Sora e di tanti altri strumenti, il passo è stato breve, anzi brevissimo ma rivoluzionario. Ora l’AI non è più un supporto tecnico: è una co-autrice. E il futuro dell’advertising si scrive — anzi, si prompta — proprio da qui.