Ci sono date che passano inosservate e altre che cambiano il modo in cui compriamo, vendiamo e persino comunichiamo. L’11 novembre è una di queste. Nato come una goliardata universitaria, il Singles’ Day è diventato in pochi decenni un laboratorio vivente di marketing, logistica e innovazione. Oggi rappresenta una delle giornate di shopping più grandi e strategiche al mondo – più del Black Friday e del Cyber Monday messi insieme. E dietro a questa esplosione di acquisti, numeri e algoritmi, c’è molto di più: una storia di cultura pop, dati, intelligenza artificiale e, soprattutto, persone. 💡 Dalle stanze di un campus cinese al palcoscenico globale Tutto comincia negli anni ’90, in un dormitorio dell’Università di Nanchino. Un gruppo di studenti, stufi delle celebrazioni di coppia di San Valentino, decide di creare una festa per chi è single. Scelgono una data ironica: l’11/11, quattro “1” di fila, simbolo perfetto di quattro individui “da soli”. Una ricorrenza leggera, autoironica, nata più per gioco che per business. Poi arriva Alibaba, e il gioco cambia completamente. Nel 2009, il colosso cinese dell’e-commerce trasforma il Singles’ Day in una maxi giornata di sconti, promozioni e vendite online. In pochi anni, il 11 novembre diventa un fenomeno globale, un “Super Bowl” del retail digitale capace di generare in un solo giorno volumi d’affari superiori a quelli del Black Friday e del Cyber Monday messi insieme. Oggi il Singles’ Day è un colosso: miliardi di transazioni, milioni di ordini processati in tempo reale, una rete logistica che si muove come un’orchestra perfetta. Dietro ogni click c’è tecnologia, previsione, intelligenza. E la consapevolezza che il modo di fare shopping non sarà mai più lo stesso. 📦 Il laboratorio perfetto di retail intelligence Il Singles’ Day è più di un evento commerciale: è un test mondiale di come dati, logistica e intelligenza artificiale possano lavorare insieme per creare valore. Ogni anno, le aziende sperimentano nuovi modelli di gestione e nuove tecniche di engagement. Le piattaforme di e-commerce raccolgono miliardi di dati in poche ore: cosa compriamo, quando clicchiamo, quanto tempo impieghiamo a decidere. Ogni comportamento diventa informazione, e ogni informazione diventa azione. Dietro i numeri, c’è una sfida logistica titanica. Magazzini sincronizzati, corrieri automatizzati, tracciamento in tempo reale. Il 11/11 è il momento in cui le catene di fornitura mostrano il loro lato più futuristico e coordinato. Ed è proprio in questo equilibrio tra tecnologia e organizzazione che si nasconde il cuore del successo. 🤖 Dati, AI e velocità: l’equazione del successo A rendere unico il Singles’ Day non è solo il volume delle vendite, ma la precisione del sistema che lo sostiene. Gli algoritmi di intelligenza artificiale analizzano i comportamenti di milioni di utenti per proporre offerte personalizzate, ottimizzare i prezzi e perfino anticipare la domanda. L’esperienza utente è calibrata al millimetro: ciò che vediamo a schermo non è casuale, ma frutto di modelli predittivi che imparano in tempo reale. Ogni scelta, ogni click, diventa un tassello in un mosaico di insight. È la nuova frontiera della co-intelligenza creativa: persone e tecnologie che collaborano per migliorare l’esperienza del consumatore e l’efficienza dei brand. Quando la cultura incontra il business Il fascino del Singles’ Day è anche culturale. In Cina, “festeggiare se stessi” è diventato un modo per celebrare l’indipendenza e l’autonomia personale. Le campagne pubblicitarie lo raccontano come un atto di self-care: “Scegli te stesso”, “Fatti un regalo”, “Concediti qualcosa che meriti”. Un linguaggio empatico che parla di emozioni, non solo di sconti. E questo approccio funziona. Ha trasformato una giornata ironica in una celebrazione globale, dove il consumatore non è più semplice acquirente, ma protagonista consapevole di un’esperienza. Un insegnamento potente per chi lavora nel marketing: le persone non comprano prodotti, comprano emozioni, significato, identità. 📊 Lezioni per il mondo LFM Per chi come LFM Spa vive ogni giorno tra retail, logistica e marketing strategico, il 11/11 è molto più di una curiosità di calendario. È un benchmark operativo, un modello di efficienza e integrazione. Preparazione e sincronizzazione — il successo nasce prima dell’evento: dati aggiornati, processi allineati, comunicazione fluida tra i team. Decision-making data-driven — raccogliere, leggere e usare i dati in tempo reale è ciò che trasforma il volume in valore. Esperienza utente fluida — che si tratti di e-commerce, eventi o retail fisico, la chiave è creare un percorso senza frizioni. Collaborazione tra persone e tecnologia — le piattaforme digitali non sostituiscono le persone: amplificano le loro capacità, proprio come fa LFM con i suoi team e i suoi partner. Capacità di adattamento — chi vince il Singles’ Day è chi riesce a cambiare rotta in pochi minuti. È la stessa agilità che serve nel retail di oggi. L’evoluzione continua Negli ultimi anni il Singles’ Day sta cambiando volto. Le vendite restano altissime, ma cresce anche l’attenzione alla sostenibilità, all’etica dei consumi, alla qualità dei prodotti. Il pubblico è più consapevole e le aziende devono rispondere con strategie più autentiche e responsabili. Il messaggio è chiaro: non basta spingere le vendite, serve costruire valore. E in questo senso, il 11/11 è un promemoria per tutto il mondo del business — la performance senza visione non basta, la visione senza persone non funziona. Dall’Est all’Ovest: perché conta anche per noi Oggi il Singles’ Day non è più solo una festa cinese. È una case history internazionale di innovazione e logistica estrema, studiata da università, brand e operatori retail di tutto il mondo. Per le aziende europee, è un’occasione per osservare da vicino cosa significa orchestrare grandi volumi di vendita, prevedere i picchi di domanda, ottimizzare supply chain e customer journey. Per LFM, realtà che integra retail, logistica, business intelligence ed eventi, questa giornata rappresenta l’esempio perfetto di come processi, persone e tecnologie possano dialogare in modo virtuoso. In fondo, anche nei nostri progetti più complessi, l’obiettivo è lo stesso: anticipare, semplificare, connettere. L’11/11 non è solo una data da record. È la dimostrazione che dietro ogni innovazione ci sono persone che si mettono in gioco, che credono nel cambiamento e che sanno unire creatività e metodo. Quattro “1” che, messi insieme, non rappresentano solitudine — ma connessione. Perché anche l’individualità, quando è parte di un sistema intelligente e collaborativo, diventa forza collettiva. Per questo, per LFM, il Singles’ Day non è solo un evento da osservare: è un invito a continuare a innovare, ogni giorno, con la stessa energia, curiosità e visione che fanno muovere il mondo del retail.
Il gioco è iniziato Novembre entra nel vivo e con esso parte ufficialmente il nuovo staff game di LFM: BLACK FRIDAY MASTER. Obiettivo? Massimizzare le vendite durante il periodo del Black Friday. KPI principali: volume di vendite giornaliere e conversion rate. In un contesto competitivo come quello della grande distribuzione e del retail tech, è il momento di mostrare la nostra forza, la nostra rapidità e la nostra creatività. La sfida del mese: diventare il “Master” delle vendite Immagina: ogni giorno del Black Friday è una corsa contro il tempo, contro l’attenzione del cliente, contro le metriche. Il vero “Master” non è solo chi vende di più, ma chi trasforma ogni interazione in una conversione di valore, chi riesce ad aumentare il tasso di successo con precisione e velocità. Qui non si tratta solo di numeri: è l’occasione per dimostrare che il team LFM sa gestire con professionalità e ingegno un momento di picco, combinando dati, tecnologie, persone e tattiche di vendita vincenti. Obiettivo & KPI Obiettivo: Massimizzare il volume di vendite giornaliere durante il periodo del Black Friday. KPI: Volume di vendite giornaliere (numero totale di vendite realizzate ogni giorno). Conversion rate (percentuale di clienti contattati/conosciuti che si trasformano in vendita). Questi indicatori diventano la misura concreta della capacità del team di orchestrare processi, comunicazione, tecnologia e vendite ad alto impatto. Strategie vincenti per diventare Black Friday Master Preparazione predittiva Ogni giorno anticipare: che prodotti saranno richiesti? Quali esclusivi? Quali bundle o up-sell si possono attivare in anticipo? Avere il piano pronto significa intervenire subito. Proposta mirata e tempestiva Il cliente entra. Vuole un’offerta. Tu sei pronto: la proposta è stata costruita, l’argomentazione è efficace, il processo è fluido. Non improvvisare: concretizza. Vendita intelligente via dati Usare gli insight: quali prodotti convertono meglio? Quale fascia oraria? Quale tipo di cliente? Adatta la tua proposta di conversione in real time. Bundle, up-sell e cross-sell strategici Non basta vendere: serve massimizzare la resa di ogni interazione. Offri pacchetti o versioni premium, articoli correlati, servizi extra. Aumenta il valore medio e migliora la conversione. Agilità e feedback immediato Ogni giorno è un test: quali leve funzionano? Quale prodotto risponde? Raccolta dati e condivisione interna diventano strumenti chiave per migliorare nel momento stesso. Premi e riconoscimenti Anche questa sfida con Black Friday Master prevede premi e riconoscimenti: Il titolo di Master del mese al team/unità che realizza il miglior mix volume + conversion rate. Bonus classifica e punti extra per le soluzioni più creative e performanti. Il vincitore mensile accederà automaticamente alla finale annuale, per il riconoscimento LFM Staff Game Championship. Black Friday Master non è solo una gara: è un’opportunità per affermare che il vero valore non è solo vendere di più, ma vendere meglio, più rapidamente e con intelligenza. Che vinca il migliore – e che novembre sia il mese della performance straordinaria! Condividi questo post con il tag #LFMStaffGame e preparati alla sfida.
LFM Spa continua a innovare. Con il lancio di LFM Order Hub, la società italiana tra i leader nel settore Eventi, Retail & Logistica integrata segna un nuovo passo nel suo percorso di digital transformation, introducendo una piattaforma proprietaria che centralizza, automatizza e semplifica la gestione dei flussi destinati alla grande distribuzione organizzata (GDO). Un nuovo modo di gestire assortimenti e riordini Pensato per migliorare la fluidità delle operazioni e la precisione nella gestione dei dati, LFM Order Hub è un sistema web-based che consente una supervisione in tempo reale di assortimenti, listini, stock e performance di vendita. Il risultato? Meno tempi di data entry, più efficienza e una maggiore qualità delle informazioni per il decision-making. “Con LFM Order Hub abbiamo voluto creare uno strumento che non solo ottimizza i processi interni, ma offre ai nostri partner una gestione più fluida, integrata e precisa”, spiega Daniele Di Falco, Retail Manager della divisione Retail & Logistica di LFM Spa. Innovazione concreta, al servizio delle persone Dietro questa piattaforma c’è una visione chiara: portare innovazione concreta e utile nei processi quotidiani. Attraverso un’interfaccia intuitiva e una piena integrazione con i sistemi aziendali, LFM Order Hub consente ai team operativi e di back office di lavorare in sinergia, garantendo tracciabilità, continuità e precisione lungo tutta la filiera. Tra le principali funzionalità: Centralizzazione e aggiornamento automatico di clienti e referenze. Configurazione flessibile delle griglie assortimentali per cluster di clientela. Ricezione automatica di dati di stock e sell-out, anche da formati non standard. Reportistica avanzata per la pianificazione commerciale. Sistema di log completo per una tracciabilità totale delle operazioni. Una partnership strategica per la digitalizzazione Lo sviluppo tecnico di LFM Order Hub è stato realizzato in collaborazione con Ingage Srl, software house milanese specializzata in soluzioni personalizzate. “Il nostro approccio è smart, flessibile e modulare: vogliamo rendere la digitalizzazione accessibile e concreta”, racconta Antonio Trimarchi, CEO di Ingage. “Per LFM abbiamo creato un’applicazione perfettamente integrata nei processi aziendali, pensata per semplificare la gestione quotidiana e aumentare l’efficienza operativa”, aggiunge Davide Trimarchi, CTO. Una storia di crescita, innovazione e persone Fondata nel 2001 da Jasmine Ferraris e Giuliano Ferraris, LFM Spa è oggi una realtà internazionale con oltre 1000 dipendenti di 19 nazionalità diverse, quattro sedi operative (Roma, Milano, New York, Dubai) e quattro divisioni: Retail & Logistica, Business Intelligence, Eventi & Viaggi Incentive, Marketing & Strategy. Dal primo team di promoter nel mondo retail ai progetti premiati come il BEA Award 2019 con Huawei Fashion Flair, LFM Spa ha costruito il proprio successo sull’unione di esperienza sul campo, innovazione tecnologica e visione strategica. Un futuro sempre più digitale (e umano) Con LFM Order Hub, l’azienda rafforza il proprio ruolo di partner strategico per la GDO, capace di unire know-how logistico, tecnologia avanzata e attenzione costante alle persone che rendono possibile ogni trasformazione. LFM Order Hub non è solo una piattaforma: è un nuovo modo di lavorare insieme, in modo più connesso, efficiente e sostenibile. About LFM Spa Dal 2001 LFM accompagna i principali brand internazionali in progetti di retail management, logistica, eventi, business intelligence e marketing strategico. Con una visione fortemente data-driven e un’anima profondamente umana, continua a innovare per costruire il futuro del retail e della comunicazione integrata.
C’è stato un tempo in cui la domanda più comune era: “Dove andiamo in vacanza?” Oggi, la domanda è diventata un’altra: “Cosa vogliamo vivere?” . Il viaggio non è più una parentesi nella vita quotidiana, è diventato una parte della nostra identità, un modo per sentirci più presenti, più consapevoli, più connessi. Benvenuti nell’Experience Economy — l’economia dell’esperienza — dove il valore non sta più nel luogo che visiti, ma in quello che vivi. L’esperienza è il nuovo lusso Secondo i dati presentati al TTG Travel Experience 2025, oltre la metà degli italiani spenderà più di 1.000 euro per viaggiare. Ma non per hotel più grandi o voli più comodi. Lo faranno per esperienze: il 85% desidera attività gastronomiche, l’84% eventi culturali. Cucinare con uno chef locale in un borgo toscano, ascoltare jazz in un cortile di Marrakech, scoprire una mostra segreta in un vecchio palazzo veneziano, queste sono le esperienze che non si collezionano — si ricordano e soprattutto, si condividono. Dal “dove vado” al “chi divento” Ogni viaggio è una piccola trasformazione. Si parte in un modo e si torna diversi: più ricchi, più aperti, più consapevoli. È il passaggio dalla destination economy alla experience economy, dove il valore non è nel “dove” ma nel “perché”. E in questo cambiamento, anche il mondo delle imprese sta trovando una nuova direzione. Le aziende più innovative stanno scoprendo che le esperienze non sono solo per i turisti. Sono il modo più autentico per costruire cultura, fiducia e motivazione. Quando le esperienze diventano legame aziendale Un viaggio incentive oggi non è più un premio, è un linguaggio, è l’occasione per un team di vivere insieme qualcosa di reale, fuori dagli schermi e dalle sale riunioni. E' il momento in cui i valori aziendali si trasformano in emozioni condivise: una camminata nel deserto per ritrovare la direzione, un workshop creativo in una masseria pugliese per riscoprire il senso di squadra, un weekend a Barcellona per celebrare un traguardo aziendale con un concerto sotto le stelle. Esperienze che non si dimenticano perché non parlano al cervello, ma al cuore. E quando un’azienda riesce a far vivere questo tipo di emozioni ai propri dipendenti o partner, diventa qualcosa di più: diventa una community. LFM: dove le esperienze diventano storie da vivere In LFM crediamo che ogni brand abbia una storia da raccontare — e che le esperienze siano il modo più autentico per farlo. Per questo aiutiamo le aziende a progettare viaggi incentive, retreat e corporate experience che combinano ispirazione, strategia e bellezza. Ogni progetto nasce da una domanda semplice: Cosa vuoi che le persone sentano, quando torneranno a casa? Da lì costruiamo il resto: la destinazione, l’atmosfera, i momenti di connessione, i dettagli che rendono ogni esperienza unica. Perché un viaggio non è mai solo un viaggio: è un messaggio, un simbolo, un modo per dire chi siamo davvero. Vuoi far vivere un’esperienza indimenticabile al tuo team o ai tuoi partner? L’Experience Economy non riguarda solo il turismo. È un nuovo modo di costruire relazioni, valore e appartenenza. Se anche la tua azienda vuole trasformare un evento, un incentivo o un semplice viaggio in un’esperienza memorabile, contatta LFM: progettiamo insieme momenti che ispirano, uniscono e restano nel tempo. 📩 [info@lfmspa.it]
Viviamo in un momento in cui l’Intelligenza Artificiale non è più un tema “tech”, ma una competenza trasversale che ridisegna i ruoli, i processi e le mentalità aziendali. Dai boardroom ai reparti marketing, dal customer care alle risorse umane, ogni funzione oggi si trova davanti alla stessa sfida: imparare a dialogare con l’AI — non subirla, ma guidarla. LFM, da sempre impegnata nell’innovazione e nello sviluppo delle persone, lancia una serie di AI Masterclass ispirate ai modelli formativi delle Business School, con un obiettivo chiaro: trasformare la conoscenza sull’AI in vantaggio competitivo, culturale e umano per le imprese. Perché serve una “AI literacy” aziendale Nessuna trasformazione tecnologica è possibile senza una trasformazione cognitiva. L’introduzione dell’AI in azienda non è solo una questione di tool, ma di mentalità e linguaggio condiviso. Oggi parliamo di “AI literacy”: la capacità diffusa di comprendere, interpretare e applicare le logiche dell’intelligenza artificiale nel lavoro quotidiano. Chi la padroneggia diventa più veloce, più creativo, più preciso nelle decisioni. Chi la ignora, rischia l’obsolescenza professionale. Per questo motivo, LFM ha strutturato un programma modulare che permette di portare la conoscenza AI dentro ogni funzione aziendale, con percorsi verticali, esperienziali e concreti. Le nostre AI Masterclass firmate LFM University 1. Masterclass AI for Marketing Strategy Dalla creatività potenziata ai funnel predittivi La prima masterclass è pensata per chi guida la crescita di un brand. Qui l’AI non sostituisce il marketer, lo potenzia: analizza pattern, anticipa bisogni, genera varianti creative e consente di progettare strategie adattive in tempo reale. Durante il percorso si impara a: costruire strategie data-driven con modelli predittivi automatizzare la creazione di contenuti senza perdere coerenza di brand leggere i dati con dashboard intelligenti che imparano dagli utenti utilizzare il prompt design come leva di pensiero strategico “Non è più il marketing che parla al consumatore, ma il brand che dialoga con l’algoritmo.” 2. AI for Creativity 3.0 Dove l’idea incontra il modello generativo Il secondo percorso è una full immersion nella creatività aumentata. Copywriter, designer e strategist imparano a usare strumenti di AI generativa (testo, immagine, video, voce) come estensioni della loro mente creativa. Si lavora su: tecniche di prompt engineering per visual, storytelling e campagne reverse engineering dello stile e costruzione di “brand LoRA” progettazione di contenuti coerenti con la brand identity integrazione tra AI visual e human creativity Ogni partecipante realizza un progetto reale, accompagnato da feedback personalizzati. L’obiettivo non è sostituire l’intuizione umana, ma evolverla in metodo. 3. AI for Sales Performance Dalla pipeline alla previsione comportamentale In questa masterclass i team sales imparano a leggere e interpretare i dati con una nuova lente: quella dell’AI predittiva. Lead scoring, email automation, insight di comportamento, gestione CRM e reportistica diventano strumenti intelligenti per anticipare il momento giusto in cui agire. Il percorso insegna a: automatizzare l’interazione con prospect e clienti creare funnel dinamici che si adattano in tempo reale usare l’AI per la negoziazione e il follow-up personalizzato integrare ChatGPT e modelli predittivi nel flusso commerciale “Vendere con l’AI non è delegare: è imparare a negoziare con i dati.” 4. AI for Human Resources Talenti, cultura e algoritmi etici La trasformazione AI non può prescindere dal capitale umano. In questa masterclass, HR director e people manager scoprono come l’intelligenza artificiale può diventare una leva di empatia organizzativa, non solo di efficienza. Si esplorano: screening intelligente dei CV e analisi predittiva delle soft skill onboarding e formazione personalizzata tramite AI chatbot HR e analisi del sentiment aziendale principi di etica, bias e responsabilità algoritmica “Il futuro dell’HR non è digitale. È umano, potenziato dal digitale.” Il metodo LFM University Ogni masterclass è costruita su tre pilastri: Strategia + Esperienza + Applicazione Ogni modulo combina visione, casi reali e momenti di lavoro operativo. Docenti e mentor aziendali Professionisti che operano su progetti concreti con aziende italiane e internazionali. Community & follow-up Accesso a una community di alumni e a sessioni di aggiornamento trimestrali sull’evoluzione dell’AI. A chi sono destinate Executive e manager che devono guidare team e prendere decisioni AI-based HR e communication leader che vogliono creare cultura AI interna Creative, marketer, strategist che vogliono portare l’AI nel proprio flusso di lavoro Imprese e startup che desiderano integrare l’AI nei propri modelli operativi Se ti abbiamo incuriosito contattaci al seguente indirizzo: info@lfmspa.it
Quando il prodotto che vuoi vendere non c’è più… la vera sfida inizia davvero. Può capitare spesso a un promoter: un cliente entra, chiede proprio quel modello o articolo e per N motivi quel è esaurito. È il momento in cui bisogna saper reagire, non perdere la vendita e trasformarla in un’opportunità alternativa. In ottobre lanciamo Out of Stock Survivor, la gara che mette alla prova l’ingegno commerciale del nostro team: come gestire queste situazioni delicate, proporre alternative convincenti e dimostrare la capacità di “girare” la vendita su un altro prodotto del brand senza lasciare sfuggire il cliente. La sfida del mese: dimostrare vere skill di vendita anche in caso di prodotto mancante Immagina: arrivi in un punto vendita, il cliente è interessato, ma… “mi dispiace, è esaurito”. In quel momento un promoter professionale deve dimostrare competenza: non limitarsi a registrare la mancanza, ma saper shiftare la vendita con abilità, indirizzando il cliente verso un’alternativa credibile del brand che rappresenta . La vera vittoria non è solo avere il prodotto disponibile — è saper mantenere la fiducia del cliente e concludere la vendita, proponendo opzioni valide, suggerendo soluzioni mirate o valorizzando opportunità di upsell/cross-sell. Obiettivo e KPI Gestire una situazione di scarsa disponibilità prodotto e garantire vendite alternative efficaci, dimostrando la capacità di mantenere alta la qualità della relazione con il cliente. L’obiettivo non è soltanto proporre un prodotto sostitutivo, ma saper condurre la trattativa con professionalità e preservare la fiducia del cliente. Il KPI di riferimento sarà il numero di vendite “salvate” rispetto ai potenziali clienti che altrimenti avrebbero abbandonato l’acquisto. Questo indicatore diventa la misura concreta della capacità di un promoter di trasformare un ostacolo in opportunità e dimostrare vere skill di vendita. Strategie vincenti per sopravvivere (e brillare) in Out of Stock Survivor 1. Alternative pronte e ben argomentate Un promoter professionale non può permettersi di improvvisare. È fondamentale avere sempre in mente almeno due o tre referenze alternative già pronte, studiate e argomentate, in modo da poter guidare il cliente verso una scelta consapevole. Presentare un’alternativa richiede competenza tecnica e capacità di comunicazione: non basta dire che un prodotto è simile, bisogna saper spiegare con precisione quali vantaggi specifici offre rispetto a quello richiesto. Frasi come “Non abbiamo il modello X, ma questa variante ha un display più ampio e una batteria di maggiore durata” dimostrano preparazione e aiutano il cliente a percepire il valore della proposta. 2. Bundle e sostituzioni intelligenti Quando il core product non è disponibile, un approccio efficace è creare sostituzioni intelligenti. Offrire un kit che includa accessori utili, versioni superiori o prodotti correlati può trasformare una potenziale perdita in un’opportunità di up-sell. Questa strategia non solo compensa l’assenza del prodotto originale, ma trasmette anche l’idea che il promoter sia in grado di costruire soluzioni su misura, aumentando così la soddisfazione e la percezione di valore da parte del cliente. 3. Coinvolgi l’emotività La componente emotiva gioca un ruolo decisivo. Un cliente può accettare un’alternativa se percepisce che il prodotto richiesto è esaurito non per mancanza, ma per la sua forte richiesta sul mercato. Comunicare con empatia e storytelling — “Questo articolo è sold out perché apprezzato per la sua qualità. Nel frattempo posso proporti queste due opzioni che stanno riscuotendo un successo molto simile” — trasforma il limite in una conferma di valore e mantiene alta la motivazione d’acquisto. 4. Cross-selling e up-selling In caso di indisponibilità, suggerire articoli complementari o versioni premium permette di mantenere viva la conversazione commerciale. Il cross-selling aiuta a soddisfare esigenze collaterali, mentre l’up-selling eleva la proposta di acquisto verso prodotti di fascia superiore. Entrambe le tecniche richiedono capacità di analisi del cliente e attenzione ai suoi bisogni reali, evitando forzature e puntando sempre a creare una percezione di utilità concreta. 5. Feedback e raccolta dati Ogni situazione di out of stock rappresenta anche una fonte preziosa di informazioni per le aziende. Registrare quali prodotti risultano più richiesti, in quali contesti e con quali reazioni dei clienti, permette di tracciare pattern utili per migliorare la pianificazione futura. Condividere questi dati con l’azienda non significa solo segnalare un problema, ma contribuire attivamente al miglioramento dei processi di approvvigionamento e al rafforzamento della relazione con il mercato. Premi e riconoscimenti Anche questa sfida, come quelle precedenti, merita gloria. Alla fine di ottobre, assegneremo: Il titolo di Survivor del mese al team o unità che ha salvato più vendite Bonus classifica e punti extra per le soluzioni più creative Riconoscimento finale: il vincitore del mese concorrerà automaticamente al titolo annuale, che premierà la performance più significativa dell’intero anno commerciale Out of Stock Survivor non è solo una sfida: è l’occasione per dimostrare che il vero valore non sta solo nei prodotti, ma nella capacità delle persone di trasformare un “no” in un’opportunità. Che vinca il migliore!
Dal 24 al 25 settembre 2025, negli spazi della Fiera Milano Rho, si è svolta l’edizione numero 17 di BricoDay Expo & Forum, l’appuntamento italiano di riferimento per il settore del bricolage, fai-da-te, arredamento, casa e giardino. L’evento, concentrato nei padiglioni 22 e 24, ha occupato circa 25.000 m² di superficie espositiva e ha ospitato oltre 460 espositori (al momento delle conferme prima dell’estate), con una forte partecipazione di operatori B2B del settore. Tra i protagonisti spiccava Brico io, catena italiana di negozi di bricolage di prossimità con oltre 100 punti vendita attivi in tutta Italia (tra diretti e affiliati). Presente con il suo stand nel padiglione 22, Brico io ha voluto offrire ai visitatori non solo un’esposizione di prodotti, ma un’esperienza coerente con la sua identità di marchio. Dietro la realizzazione dello stand – dall’ideazione al montaggio – c’era LFM come partner operativo incaricato di gestire ogni fase: progettazione, allestimento, logistica e coordinamento in fiera. Il contesto di BricoDay Prima di entrare nei dettagli dello stand, vale la pena capire il contesto in cui Brico io e LFM hanno operato. BricoDay si presenta come una manifestazione “compatta, conveniente da visitare, orientata al business”: un ambiente in cui le aziende del settore incontrano distributori, buyer, rivenditori e operatori specializzati. La formula punta molto su meeting rapidi e proficui, segmentazione merceologica, networking e convegni su temi chiave (innovazione, sostenibilità, digitalizzazione). Nella sua struttura, BricoDay ospita aree tematiche speciali: “Bricoday Luce” è dedicata al mondo lighting, con un layout attrattivo e spazi espositivi specifici per soluzioni luminose; è presente anche il “Digital Village”, il polo dedicato alle tecnologie digitali per la distribuzione e al mondo dell’e-commerce, con workshop, tavole rotonde e presentazioni di soluzioni software. In questa cornice, ogni stand partecipa in una dimensione “esperienziale”: non basta mostrare prodotti, occorre comunicare valori, proporre momenti interattivi e generare interesse autentico. Per Brico io, partecipare era un’occasione per rafforzare la propria posizione nel panorama del bricolage italiano, dialogare con partner commerciali (distributori, franchising, rivenditori) e mostrare visivamente la propria identità di marca. L’azienda – nata nel 1986 e controllata al 100% da Coop Lombardia dal 1995 – ha costruito la sua presenza su un equilibrio tra strategie centralizzate e autonomia dei singoli punti vendita franchising. Il posizionamento e il concept dello stand Brico io Portare l’anima di un brand all’interno di una fiera non significa soltanto allestire uno stand, ma saper cogliere l’essenza del suo business e restituirla in modo autentico. È esattamente ciò che questo marchio ha fatto: trasformare un momento istituzionale in un’esperienza capace di parlare il linguaggio della convivialità e della vicinanza al territorio. L’azienda aveva l’obiettivo di raccontare la propria filosofia del “fai da te” e la sua connessione con le persone. LFM è stata in grado di interpretare appieno questo mood, traducendolo in un concept visivo coerente e accattivante, e successivamente realizzandolo concretamente nello spazio espositivo. Il risultato è stato un’atmosfera familiare, ispirata alle sagre di paese: giochi semplici e divertenti come il tiro al bersaglio o le freccette, birra servita al banco e il tradizionale “contrattino” con pane e salame. Un modo diretto, genuino e accessibile per rendere la fiera non solo un luogo di business, ma anche un momento di svago, incontro e relazione. Questo approccio riflette perfettamente i valori B2B dell’azienda nel suo settore: concretezza, prossimità, condivisione. Perché anche nel mondo del lavoro, come nelle sagre di paese, ciò che conta davvero è creare legami solidi e autentici. LFM ha seguito l’intero processo di realizzazione dello stand Brico io, dall’ideazione alla consegna finale. Dopo il brief iniziale con il team marketing & eventi, ha sviluppato concept e render 3D, trasformandoli in disegni tecnici e soluzioni ingegneristiche. Ha poi gestito la produzione dei moduli, la logistica di trasporto, il montaggio in fiera e l’assistenza durante l’evento, fino allo smontaggio conclusivo. Grazie a questo approccio end-to-end, Brico io ha potuto contare su uno stand coerente con l’identità del brand, funzionale e pronto nei tempi stabiliti. L’effetto stand: visibilità, interazione, risultati Lo stand Brico io, firmato LFM, ha centrato diversi obiettivi importanti nel contesto fieristico: Visibilità e attrazione: la coerenza visiva, l’illuminazione studiata e le aree esperienziali hanno contribuito a distinguere Brico io all’interno del padiglione, attirando traffico di visitatori qualificati. Coinvolgimento: i corner demo e le esperienze hanno aumentato il tempo di permanenza dei visitatori, favorendo un dialogo diretto con i referenti del brand. Networking efficace: gli spazi sono stati pensati per permettere incontri B2B, presentazioni private e scambi commerciali, facilitando relazioni con potenziali partner, franchising, distributori. Efficienza operativa: la modularità e l’accurato coordinamento preventivo hanno permesso un allestimento e smontaggio compatibili con i vincoli fieristici, minimizzando ritardi e disservizi. Se vogliamo guardare più “numerico”, BricoDay 2024 (edizione precedente) aveva registrato 9.100 operatori partecipanti, di cui 2.900 buyer, e 412 espositori. I numeri in crescita per il 2025 suggeriscono che il contesto è favorevole per chi vuole farsi notare con un allestimento curato e distintivo. Se stai ancora cercando un partner per rappresentare al meglio il tuo brand in fiera, contattaci: info@lfmspa.it
Parigi, 19 settembre 2025. Nel cuore della capitale francese HUAWEI ha messo in scena l’“Innovative Product Launch”, presentando la nuova serie WATCH GT 6 (in due varianti: GT 6 e GT 6 Pro), insieme ai nuovi WATCH Ultimate 2 e WATCH D2, oltre a tablet, auricolari e smartphone della lineup 2025. Un evento dal taglio fashion-tech che conferma l’ambizione del brand: unire estetica, prestazioni e salute in un unico ecosistema. Cosa c’è di nuovo sulla serie GT 6 La famiglia GT 6 punta decisa su tre promesse: batteria di lunga durata, precisione sportiva (con focus sul ciclismo) e display più luminosi. Il modello GT 6 Pro (46 mm) dichiara fino a 21 giorni di autonomia in uso leggero (12 giorni tipico), mentre il GT 6 41 mm arriva fino a 14 giorni, grazie a una batteria ad alto contenuto di silicio con densità energetica aumentata. Gli schermi AMOLED toccano picchi di 3.000 nit, migliorando nettamente la leggibilità outdoor. Sul fronte sensori e GPS debutta il sistema TruSense, che migliora l’accuratezza del posizionamento e del rilevamento cardiaco durante l’attività fisica. Per i ciclisti arriva il “virtual power meter”: il watch stima la potenza in tempo reale (senza misuratori esterni) combinando velocità, pendenza e peso, con la possibilità di collegare anche sensori e power meter reali per metriche avanzate come FTP. Il GT 6 Pro eleva il “look & feel” con vetro zaffiro, cassa in titanio e fondello in ceramica, con resistenza fino a 5 ATM/IP69 e immersioni fino a 40 metri per la variante Pro: un’impostazione che strizza l’occhio agli sportivi outdoor quanto all’uso quotidiano elegante. Un lancio “ecosistema”: non solo GT 6 Sul palco parigino si sono visti anche WATCH Ultimate 2 (orientato al diving, con focus su resistenza e funzioni subacquee) e WATCH D2 (monitoraggio pressione sanguigna), a testimoniare la spinta di HUAWEI nel coprire esigenze d’uso molto diverse sotto un’unica esperienza software. Il tocco di LFM Spa: media trip, VIP hospitality ed entertainment A rendere l’esperienza memorabile ci ha pensato LFM Spa, che ha curato per il brand l’intera macchina dell’ospitalità italiana: media trip con gestione end-to-end (logistica, agenda e contenuti sul campo), VIP hospitality per ospiti e partner chiave, ed entertainment onsite per valorizzare i momenti clou del programma. Un lavoro sartoriale su inviti, flussi, tempi e “experience design” che ha massimizzato copertura mediatica e relazione con i top stakeholder — amplificando l’impatto del lancio e allineando perfettamente storytelling del prodotto e atmosfera dell’evento. Se non hai ancora trovato un partner per i tuoi servizi di media trip, contattaci su info@lfmspa.it
Martedì 9 settembre 2025, l’Ex Macello di Milano si è acceso di luci, musica ed emozioni per ospitare X Factor – The Party, l’evento che ha inaugurato ufficialmente la nuova stagione del talent più amato d’Italia. Fin dal tardo pomeriggio, la location si è riempita di energia: file di ragazzi e famiglie in attesa, gadget colorati, musica che già si diffondeva nell’aria. Dentro, un’atmosfera elettrica fatta di attese, sorrisi e voglia di vivere una serata speciale. Sul palco si sono alternati protagonisti che hanno fatto esplodere il pubblico: il cast di #XF2025, l’energia di Mimì Caruso, il sound di Les Votives e la personalità di Maria Tomba. Poi il gran finale, una vera scarica di adrenalina con BigMama, l’elettronica travolgente di Nina Kraviz. È stata una festa di musica e connessioni, un anticipo della stagione che prenderà vita su Sky e NOW, ma soprattutto una notte che Milano non dimenticherà. MediaWorld & X Factor: una sinergia tra tecnologia e talento La collaborazione tra MediaWorld e X Factor 2025 non limita alla tradizionale sponsorizzazione: è nata da una visione condivisa, quella di fondere tecnologia e creatività in un’esperienza autentica. Come Official Partner, MediaWorld ha orchestrato una strategia omnicanale — orchestrata con Sky Brand Solutions e Fremantle — che ha portato brand awareness e coinvolgimento sia nei 144 punti vendita che online. Il cuore dell’iniziativa? I marchi proprietari KOENIC (grandi e piccoli elettrodomestici) e PEAQ (TV, tablet, audio), con un particolare focus sulla linea audio PEAQ by Robbie Williams, presentata lo scorso 31 marzo . Questi prodotti sono stati integrati con naturalezza negli spazi “di vita” dei concorrenti — loft e lounge — culminando in speciali unboxing live e momenti di grande impatto emotivo che vedremo nel corso delle puntate. Ma l’esperienza è ancora tutta da vivere: a partire dal 23 ottobre, i concorrenti eliminati verranno accolti nei MediaWorld Studios (Tech Village, Milano Certosa) per raccontare il loro percorso proprio nel cuore della tecnologia e della musica, grazie alla conduzione di Bryan Box. Le interviste, diffuse sui canali social del brand, aiuteranno a prolungare nel tempo il legame tra il pubblico, i concorrenti e lo storytelling del brand. «La decisione di diventare Official Partner di X Factor 2025 va ben oltre una semplice sponsorizzazione, è una scelta strategica che si basa su una condivisione di valori e sulla comune volontà di offrire strumenti e opportunità per esprimere al meglio il proprio potenziale e il proprio talento», ha dichiarato Francesco Sodano, Marketing Director di MediaWorld. «Questa partnership rappresenta un’occasione unica per dare visibilità ai nostri marchi privati PEAQ e KOENIC, e in particolare alla gamma audio PEAQ by Robbie Williams, in un contesto di assoluta coerenza e nei confronti di un target trasversale e altamente ricettivo. Vogliamo chei nostri clienti vivano la musica e la tecnologia con la stessa passione che anima X Factor». LFM a fianco di MediaWorld official partner di X Factor in questa iniziativa A rendere tutto ancora più coinvolgente il contributo di LFM, partner operativo di MediaWorld che durante la serata presso l’ex Macello di Milano ha presidiato l’evento con un team appassionato fornendo supporto organizzativo e distribuendo gadget che hanno colorato la serata. Un impegno che ha trasformato le strategie di brand in emozioni tangibili, lasciando nei partecipanti ricordi vivi e autentici.