Abbiamo lanciato da poco Lo Staff Game, il contest esclusivo pensato per mettere alla prova Field e Promoter in sfide mensili ispirate a KPI concreti e alle dinamiche reali del mondo retail. Dopo aver lavorato sull’allestimento perfetto a marzo con la sfida The Perfect Shelf, e allo speed selling ad Aprile, a Maggio è arrivato il momento di cambiare ritmo e scendere in campo con una nuova skill fondamentale per ogni professionista del settore: garantire standard qualitativi altissimi anche aglu occhi più critici del mistery shopper. Maggio è il mese del Mistery Shopper attack. Maggio e la sfida Mistery shopper Nel mondo del retail, ogni interazione con il cliente è un'opportunità per lasciare un'impressione positiva e duratura. La sfida di maggio mette alla prova la capacità dei Field e dei Promoter di offrire un'esperienza cliente impeccabile, sotto l'occhio attento di un mystery shopper. Obiettivo Superare l’ispezione di un mystery shopper che valuterà: Preparazione: Conoscenza approfondita del prodotto e capacità di rispondere alle domande del cliente. Customer Experience: Qualità dell'interazione, cortesia, empatia e capacità di guidare il cliente verso la scelta migliore. KPI Il punteggio ricevuto dal mystery shopper sarà basato su: Conoscenza del prodotto: Capacità di fornire informazioni dettagliate e accurate. Interazione: Approccio proattivo, ascolto attivo e personalizzazione del servizio. Le strategie vincenti per dominare lo Speed Selling Per affrontare con successo la sfida, ecco alcune strategie chiave: 1. Conoscenza del Prodotto Essere esperti del prodotto è fondamentale. Conoscere le caratteristiche, i benefici e le differenze rispetto alla concorrenza permette di rispondere con sicurezza e competenza alle domande del cliente. 2. Comunicazione Efficace Un linguaggio chiaro, empatico e orientato al cliente crea un'esperienza positiva. È importante adattare il proprio stile comunicativo alle esigenze del cliente, mostrando disponibilità e attenzione. 3. Ascolto Attivo Comprendere le reali necessità del cliente attraverso domande mirate e un ascolto attento consente di offrire soluzioni personalizzate e pertinenti. 4. Gestione delle Obiezioni Affrontare le eventuali obiezioni del cliente con professionalità e fornire risposte convincenti rafforza la fiducia e facilita la decisione d'acquisto. 5. Chiusura Efficace Concludere l'interazione con una sintesi dei benefici e un invito all'azione chiaro aiuta a finalizzare la vendita e lasciare un'impressione positiva. La sfida Mystery Shopper Attack è un'opportunità per dimostrare la propria eccellenza nel servizio clienti e nella conoscenza del prodotto. Preparati, mettiti alla prova e punta al massimo punteggio! Premi e Riconoscimenti in palio Premio Mensile: Gadget esclusivo firmato LFM e punti classifica extra. Grand Final (Dicembre): I migliori dell’anno si sfideranno per un premio speciale: un weekend esperienziale esclusivo. Come sempre, i vincitori verranno celebrati sui nostri canali ufficiali, con interviste dedicate e menzioni d’onore che valorizzeranno il loro percorso all’interno di LFM.
Per secoli, viaggiare è stato sinonimo di scoperta geografica, evasione e svago. Oggi, invece, il viaggio sta mutando radicalmente pelle. Non è più solo una pausa dalla routine, ma un percorso evolutivo, una ricerca di senso, relazione e trasformazione, un'evoluzione in cui il turista non è più un soggetto passivo ma diventa sempre più attivo, un vero e proprio contributore e co-creatore di esperienza. Questo trend è destinato ad affermarsi sempre di più entro i prossimi 5-10 anni e l’idea stessa di “viaggio” evolverà non solo grazie alle tecnologie emergenti, ma anche alla convergenza di fattori sociali, valoriali, climatici e digitali. Ma procediamo a step. Questa nuova idea di viaggio non nasce per caso, ma è il risultato di cambiamenti profondi nei valori, nelle tecnologie e nei bisogni dei consumatori. Quante volte ci è capitato di interfacciarci con un Millenial e un Gen Z che, entusiasta, vi ha raccontato del prossimo viaggio pianificato, un viaggio di connessione più che di visita? E la percezione della connessione, diventa palese quando ascolti come descrivono il viaggio stesso, dall'uso della parola esperienza autentica che diventa ossessivamente presente nella conversazione. A sostenere questo shift della concezione di viaggio concepito come spostamento fisico e quindi destinazione, a viaggio-connessione e quindi trasformzione interiore, ci sono diverse ricerche. Airbnb in un report del 2023 pubblicato sui viaggiatori under 35 afferma che il 68% opta per esperienze che favoriscono relazioni significative. Questo dato indica che una larga maggioranza dei giovani viaggiatori non sceglie più le destinazioni solo per motivi estetici o di svago (es. paesaggi, eventi, relax), ma perché vogliono entrare in contatto autentico con persone, storie e culture. Cercano esperienze che li facciano sentire parte di qualcosa, anche temporaneamente. E questo include Incontri con host locali e famiglie del posto, partecipazione a rituali comunitari, sagre, laboratori artigianali, Viaggi di gruppo con sconosciuti, ma con affinità valoriali, Coinvolgimento in cause locali (volontariato, sostenibilità, progetti culturali). Questo dato viene confermato ulteriormente dalla ricerca di Euromonitor International del 2024 che afferma che le esperienze di viaggio comunitarie sono cresciute del 23% dal 2022 ed insieme ad esse tutte le offerte turistiche basate su interazione sociale e senso di appartenenza: dallo slow tourism nei borghi all’agriturismo partecipativo, fino ai retreat o ai viaggi co-creati con le comunità ospitanti. È un segno chiaro: il viaggio è sempre più relazione e sempre meno consumo. 🔍 Dati chiave: Il 68% dei viaggiatori under 35 cerca esperienze che favoriscano relazioni significative (Airbnb Trend Report 2023). Le esperienze “comunitarie” sono cresciute del 23% dal 2022 (Euromonitor Report 2024). Le origini della trasformazione Ma Da dove nasce questo switch più intimo, relazionale? Una delle risposte è la necessità, in un’epoca di iperconnessione, di sperimentare autenticità nella vita reale, in risposta probabilmente al mondo patinato a cui ci hanno abituato i social. Il viaggio diventa quindi uno spazio per relazioni vere, offline e non filtrate, un momento in cui si evolve, una sorta di palestra di trasformazione personale. Ma la ricerca di autenticità non è l'unico driver di questo cambiamento in atto: la crescente necessità di sentirsi bene, la crescita della flessibilità lavorativa e la diffusione del workation insieme al crescere di tecnologie come l'AI e la realtà aumentata stanno contribuendo a ridefinire il concetto di viaggio. 🔍 Dati chiave: Il segmento del turismo trasformativo cresce del 21% annuo (Global Wellness Institute). Il “turismo relazionale” è tra i 5 megatrend della decade (Skift, 2024). In un contesto di questo tipo come devono evolvere i brand turistici? Nel turismo del futuro, i brand turistici non dovranno più limitarsi a vendere esperienze standardizzate, ma agire come facilitatori di trasformazione personale. Questo significa offrire percorsi di viaggio personalizzati sulla base dello stato emotivo, dei valori e delle intenzioni profonde del viaggiatore, non più solo sulla base dell’età, del reddito o della provenienza geografica. Questo ha una implicazione profonda che mette in discussione i classici modi di proporre il turismo e allo stesso tempo di fare segmentazione. Il modo tradizionale di individuare il segmento target (es. “giovani 25-35, coppie senza figli, alto spendenti”) sta diventando obsoleto perché non coglie le vere motivazioni che guidano la scelta di una destinazione. Due persone della stessa fascia d’età possono avere desideri completamente opposti: uno cerca stimoli creativi, l’altro silenzio e rigenerazione. Ed è in questo frangente che tecnologie come l'AI entrano in gioco non solo in fase di segmentazione e quindi proposta personalizzata di viaggio, ma ancora prima nel funnel nel momento in cui l'utente inizia a cercare. E' chiaro a tutti ormai il cambiamento epocale in atto. La ricerca turistica, così come tante altre ricerche, sta attraversando una trasformazione profonda, e uno dei cambiamenti più significativi riguarda lo shift dal classico Google Search all’intelligenza artificiale conversazionale. Questo cambiamento non è solo tecnologico: è cognitivo, culturale e strategico. Cambia il modo in cui le persone pensano, formulano desideri e interagiscono con l’informazione. Siamo di fronte a un vero e proprio shift da keyword a intenzioni. Se prima, infatti, le persone cercavano con parole chiave (es. “cosa vedere a Venezia in 3 giorni”) oggi (e sempre di più domani: formulano domande complesse, aperte, orientate a desideri personali (es. “Qual è una città italiana che mi aiuti a riconnettermi con me stesso?”). L’AI conversazionale, a differenza dei motori di ricerca tradizionali, interpreta l’intenzione, il contesto e l’emozione dietro la domanda. Va da sè che, in questo contesto, la lista di link della Google search rischia di diventare sempre più obsoleta rispetto alla sintesi ragionata e personalizzata che puoi ottenere con l'AI. Questo cambia radicalmente l’approccio alla scoperta turistica: la ricerca non è più un punto di partenza, ma un processo co-creativo. L’utente non vuole più solo leggere una guida o un articolo, ma vuole co-creare con l'AI, vuole una raccomandazione adatta al proprio momento, profilo e stato emotivo. 🌐 Esempio: un utente può chiedere “voglio un luogo in Italia dove posso lavorare da remoto ma anche fare passeggiate al tramonto e incontrare persone interessanti”, e ricevere una proposta contestualizzata, aggiornata e geograficamente precisa. L'AI L’intelligenza artificiale può infatti raccogliere e interpretare segnali digitali come la search intent, la cronologia di viaggio, le interazioni social, le risposte a test emozionali, per costruire un “profilo emozionale dinamico” del viaggiatore, che evolve nel tempo e quindi consentire una segmentazione molto più profilata e appunto intima. 🧠 Questo profilo diventa la base per suggerire itinerari personalizzati che non puntano solo al “cosa fare”, ma al “come vuoi sentirti”. Le tre implicazioni strategiche per il turismo 1. La SEO tradizionale perderà peso a favore della CO I brand turistici dovranno ottimizzare per l’AI, non solo per Google. Questo significa che i contenuti, dovranno essere pensati per essere utili nel dialogo AI e quindi chiari, strutturati, coerenti con valori umani. Occorrerà pertanto implementare strategie di Conversational Optimization (CO): anticipando le domande, intercettando le intenzioni, curando il tono. Ma cosa implica la CO? 1.1 Scrivere contenuti “intenzionali”, non solo informativi Occorrerà scrivere testi e creare contenuti, passando dal “cosa fare a…” a “quando andarci, con che spirito, cosa aspettarsi”. L'inserimento nel sito di micro-narrazioni emotive che aiutano l’AI a capire per chi è adatto un certo luogo. ✅ Esempio: “Questo sentiero è ideale per chi cerca silenzio e una camminata riflessiva, lontano dalla folla.” 1.2 Utilizzare strutture semantiche leggibili per l’AI Ovvero la formulazione di FAQ ben formattate con domande complete (es. “Qual è la miglior stagione per visitare l’Altopiano di Piné se cerco tranquillità?”) Titoli chiari, paragrafi brevi, liste puntate e infine dati strutturati (schema.org) per aiutare l’indicizzazione semantica. Dati strutturati (schema.org) per aiutare l’indicizzazione semantica. Facendo un esempio concreto possiamo immaginarci uno scenario: Un DMO di una valle alpina vuole promuovere l’inverno non sciistico. 1.3 Incorporare segnali emozionali e valoriali L’AI non ragiona solo su base logica, ma ricalca il linguaggio umano, quindi è fondamentale inserire parole chiave emozionali: “ispirazione”, “connessione”, “ritrovare sé stessi”, “relazioni autentiche”. 1.4 Creare contenuti multimodali “riusabili” Testi, audio, immagini, video che l’AI possa “riassumere” o “consigliare” in base a contesto e device come ad esempio un video esperienziale con sottotitoli emozionali: “Lascia che il silenzio ti guidi.” Quindi se ci dovessimo immaginare uno scenario di evoluzione di contenuti passeremmo da una SEO classica: “10 cose da fare in Val di Sole d’inverno” a: CO conversazionale: articoli e contenuti che rispondono a domande come: “Cosa posso fare in montagna se non amo sciare?” “Dove posso rigenerarmi con mia madre dopo un periodo stressante?” “Quali attività possono aiutarmi a dormire meglio e respirare aria buona?” 2. I siti dovranno diventare “interfacce dialogiche” Non solo homepage e menù, ma esperienze conversazionali integrate (es. chatbot AI-first, sistemi di raccomandazione predittivi). Oggi la maggior parte dei siti turistici si presenta ancora in forma catalogica e unidirezionale: homepage, menù a tendina, pagine “Cosa fare”, “Dove dormire”, “Contatti”. Ma l’utente contemporaneo — abituato a esperienze conversazionali in tempo reale con Alexa, Siri o ChatGPT — si aspetta dialogo, guida attiva e contenuti personalizzati in base al proprio stato d’animo o intento. Questo vuol dire trasformare il sito web da contenitore passivo a piattaforma dialogica che: Capisce il contesto e il profilo dell’utente Risponde a domande complesse, non solo navigazione per link Suggerisce proattivamente contenuti, esperienze o itinerari su misura Evolverà, nel tempo, in base alle interazioni Concretamente questo di traduce in: 2.1 Integrare un assistente AI visibile e discreto, che accolga l’utente con domande utili e allo stesso tempo lasci spazio alla navigazione autonoma. Sono veri e propri travel assistant o travel designer che dialogano, apprendono e accompagnano l’utente nell’intera fase di ispirazione → pianificazione → prenotazione. 2.2 Segmentare i contenuti emozionalmente, non solo per categoria (es. “Esperienze per chi cerca ispirazione / silenzio / connessione umana”). 2.3 Utilizzare l’AI predittiva per ordinare i contenuti dinamicamente, non con logica statica di menù. 2.4 Creare uno “story builder interattivo”: un mini quiz o percorso decisionale guidato in cui l’utente co-crea il proprio itinerario. 2.5 Offrire l’opzione di “parlare con un esperto reale”, integrando l’AI con operatori umani. 3. L’esperienza di ricerca sarà il primo “touchpoint emozionale” Chi intercetta bene le domande interiori e non solo quelle informative, guadagna fiducia prima ancora del primo click. Nel turismo del futuro, la fiducia si costruisce prima ancora dell’acquisto: intercettare le domande interiori – legate a emozioni, valori, bisogni profondi – permette ai brand di connettersi empaticamente. Non basta informare: serve comprendere. Chi ci riesce diventa guida, non solo fornitore, creando relazioni prima delle conversioni. Il turismo sta vivendo una trasformazione radicale. Il viaggio non è più solo movimento nello spazio, ma evoluzione nella propria interiorità. I brand turistici che sapranno ascoltare più che parlare, emozionare più che informare, co-creare più che vendere, saranno quelli capaci di costruire relazioni autentiche e durature con il viaggiatore del futuro. Perché nel nuovo turismo non vince chi vende meglio, ma chi comprende più a fondo.
In un mercato sempre più competitivo e dinamico, il punto vendita resta uno snodo cruciale nel percorso d’acquisto del consumatore. Ma come possiamo assicurarci che il brand sia davvero presente, efficace e convincente lì dove conta di più? La risposta è: servizi di promoting sul territorio. Cos'è il promoting nel retail (e perché oggi è più importante che mai) Con “promoting” si intende l'insieme di attività svolte in store per rappresentare un brand in modo diretto, formare il personale, aumentare la visibilità dei prodotti e supportare le vendite attraverso promoter qualificati. Nel 2025, la semplice esposizione a scaffale non basta più. Il consumatore vuole esperienze, informazioni chiare e interazioni competenti. E le aziende che investono in presenza sul campo ottengono risultati tangibili: aumento della brand awareness, sell-out accelerato, e customer loyalty. Il nostro approccio in LFM In LFM offriamo servizi di promoting su tutto il territorio nazionale, pensati per supportare brand nei canali retail più strategici. Il nostro metodo si basa su: Recruiting e formazione di promoter altamente specializzati Presidi continuativi o spot, secondo gli obiettivi commerciali Monitoraggio e reportistica in real-time Approccio integrato tra field marketing, trade e digital Il nostro obiettivo? Portare il valore del brand direttamente al consumatore, nel momento e nel luogo in cui prende le sue decisioni di acquisto. Caso di successo: LG & LFM – una partnership sul campo Dal 2018 siamo partner di LG Electronics Italia per le attività di promoting sul territorio. Il progetto ha visto coinvolti centinaia di promoter formati e coordinati da LFM in tutta Italia, con l’obiettivo di: Supportare il sell-out in categorie strategiche (TV, elettrodomestici del bianco) Migliorare l’esperienza cliente grazie a informazioni tecniche affidabili e coinvolgenti Fornire feedback costanti e azionabili al team marketing e vendite LG Il risultato? Incremento del conversion rate in store, maggiore brand trust e una collaborazione che continua a evolversi. Promoting nel 2025: non è più un'opzione Con l’aumento della concorrenza, l’evoluzione del consumatore e l’ibridazione tra fisico e digitale, presidiare il punto vendita è oggi un vantaggio competitivo reale. Avere un team dedicato, presente, formato e allineato agli obiettivi di marca non è più un plus, ma un asset strategico. Ed è proprio qui che entra in gioco LFM, con oltre 20 anni di esperienza sul campo e una rete capillare in continua evoluzione. Vuoi scoprire cosa possiamo fare per il tuo brand? Esplora i nostri servizi di promoting e lasciati guidare da chi conosce il retail come il palmo della propria mano. Contattaci per un progetto su misura info@lfmspa.it
In un’epoca in cui la tecnologia corre veloce e le informazioni sono a portata di click, potremmo pensare che il classico “consiglio del commesso” sia ormai superato. Ma chi lavora nel retail sa bene che non c’è nulla di più potente di una raccomandazione sincera e competente fatta al momento giusto. Ed è proprio qui che entra in gioco il servizio di trainer sul territorio offerto da LFM, da anni partner strategico di diversi brand dell'elettronica di consumo e non solo, tra cui marchi di rilievo come Xiaomi. Il Cuore del Servizio: Formazione Strategica e Human Touch Dal 2018, LFM è Partner di Fiducia di Xiaomi per le attività di formazione e ingaggio territoriale. Ma cosa significa concretamente? Vuol dire costruire squadre di field trainer dedicati, presenti sul territorio, in grado di formare direttamente il personale dei punti vendita. L’obiettivo è semplice ma cruciale: educare la forza vendita, aumentando la qualità della raccomandazione e, di conseguenza, le vendite. La formazione non è solo una questione tecnica: è coinvolgimento, empatia e passione. Un commesso formato da un trainer LFM non vende un prodotto, ma racconta un'esperienza, consiglia con consapevolezza e trasmette fiducia. Perché Investire Ancora Oggi sui Trainer è importante? Nel mondo iper-digitalizzato di oggi, potremmo affidarci solo ai tutorial o alle schede tecniche online. Ma in negozio, il punto di svolta resta l’interazione umana. Un trainer preparato può: Trasformare un venditore in un brand ambassador. Aumentare il tasso di conversione nel punto vendita. Ridurre la disinformazione e migliorare l’esperienza del cliente. Creare engagement reale con il brand, dal basso. Il Caso Xiaomi: Numeri e Valore La collaborazione con Xiaomi è un esempio concreto del valore che LFM porta ai propri partner. Con il supporto dei trainer LFM, i punti vendita hanno visto: ✅ Un aumento della raccomandazione dei prodotti Xiaomi da parte dei commessi. ✅ Una crescita costante nel sell-out, grazie a suggerimenti mirati e consulenze personalizzate. ✅ Una fidelizzazione maggiore del personale nei confronti del brand. Non Solo Formazione: Un Ecosistema di Valore LFM non si limita a “insegnare”. Il suo approccio è olistico: formazione, ingaggio, supporto continuo, eventi, lancio di prodotti, monitoraggio delle performance. Una presenza costante e di qualità che rende ogni trainer una risorsa chiave per il business. Grazie alla LFM University, ogni dipendente LFM viene aggiornato costantemente con corsi volti a migliorare gli skills, e questo garantisce ai nostri partner personale sempre di qualità. Formare è per noi infatti un atto strategico. È un investimento nel capitale umano che trasforma la semplice vendita in una relazione di fiducia. E se oggi Xiaomi può contare su una rete di trainer preparati e motivati, è anche grazie al lavoro di LFM, che da anni scommette sulla formazione di eccellenza. Se vuoi aumentare le vendite, migliorare la percezione del tuo brand e dare un boost reale ai tuoi team di vendita, LFM è il partner che stai cercando. Contattaci ora e trasforma i tuoi venditori nei migliori ambasciatori del tuo brand. Formazione. Ingaggio. Vendite.
Abbiamo lanciato da poco Lo Staff Game, il contest esclusivo pensato per mettere alla prova Field e Promoter in sfide mensili ispirate a KPI concreti e alle dinamiche reali del mondo retail. Dopo aver lavorato sull’allestimento perfetto a marzo con la sfida The Perfect Shelf, è arrivato il momento di cambiare ritmo e scendere in campo con una nuova skill fondamentale per ogni professionista del settore: la velocità di vendita. Aprile è il mese dello Speed Selling! Aprile e la sfida Speed Selling Nel retail moderno non basta saper vendere bene. Bisogna anche saperlo fare velocemente. Il cliente di oggi è informato, ha poco tempo e alte aspettative. Per questo motivo, la capacità di concludere una vendita in tempi rapidi – senza perdere qualità e personalizzazione – è diventata una competenza chiave. La sfida Speed Selling nasce proprio per premiare chi saprà essere rapido, efficace e capace di valorizzare ogni interazione con il cliente. Le strategie vincenti per dominare lo Speed Selling Ascolto Attivo: Capire al volo il cliente Il primo passo per una vendita veloce è saper ascoltare davvero. Raccogliere in pochi secondi informazioni preziose per capire esigenze e desideri del cliente è la base di ogni Speed Seller di successo. Proposta Mirata: Pochi prodotti, ma giusti Una proposta efficace è sempre una proposta personalizzata. Meglio pochi articoli, ma perfettamente in target, che mille opzioni che confondono. Up-selling & Cross-selling Intelligente Saper proporre un prodotto aggiuntivo o complementare in modo naturale, veloce e utile è una vera arte. È qui che si fa la differenza. Gestione Smart del Tempo Velocità non significa superficialità. Significa essere diretti, chiari, organizzati. Dal saluto alla chiusura della vendita, ogni passaggio deve essere pensato per essere rapido ma di valore. Come funziona la sfida Durante tutto il mese di aprile, i Field e i Promoter LFM saranno monitorati su: Numero di vendite effettuate Capacità di proporre up-selling e cross-selling Rapidità nella gestione della trattativa Creatività e personalizzazione nella proposta Soddisfazione del cliente Chi saprà eccellere su questi aspetti scalerà la classifica dello Staff Game! Premi e Riconoscimenti in palio Premio Mensile: Gadget esclusivo firmato LFM e punti classifica extra. Grand Final (Dicembre): I migliori dell’anno si sfideranno per un premio speciale: un weekend esperienziale esclusivo. Come sempre, i vincitori verranno celebrati sui nostri canali ufficiali, con interviste dedicate e menzioni d’onore che valorizzeranno il loro percorso all’interno di LFM.
Il tempo è sempre stato il vero lusso. E per LFM, il tempo è anche linguaggio, relazione, valore condiviso. Nel 2022, in occasione della Milano Design Week, LFM ha presentato JUST TIME, una capsule collection visionaria che ha saputo trasformare un concetto astratto in esperienza concreta. Nata dalla mente creativa di Alessio Salvo e guidata dalla direzione progettuale di Claudia Uzzardi, JUST TIME ha ridefinito il tempo attraverso le parole: ogni lettera, ogni frase, diventava misura e materia di un nuovo modo di comunicare. Oggetti di design come il canapè “COMODO” e la lampada “IL FILO DEL DISCORSO” hanno dato forma a un linguaggio che parla di attenzione, cura e valore umano. Un progetto che ha saputo toccare corde profonde, tanto da lasciare un segno indelebile. Oggi, a tre anni di distanza, il team artistico dell’esposizione, sceglie proprio LFM come esempio di eccellenza creativa e progettuale, invitandola a tornare come Main Partner ufficiale dell’iniziativa Oasi Life Experience, organizzato da Regione Lombardia, uno degli eventi di punta del Fuorisalone 2025. Una conferma prestigiosa che riconosce il percorso di LFM: non solo agenzia di comunicazione, ma realtà capace di tradurre la visione in spazio, emozione e valore tangibile. Fondata da Jasmine Ferraris e Giuliano Ferraris oltre vent’anni fa, LFM è cresciuta con l’obiettivo di trasformare ogni progetto in un’esperienza memorabile, unendo stile, strategia e cultura del progetto. Un’identità solida e riconosciuta oggi a livello nazionale e internazionale. LFM torna così a firmare un nuovo racconto all’interno di Piazza Città di Lombardia, portando con sé il proprio stile inconfondibile e la doppia anima che da sempre la contraddistingue: creativa e operativa. Dalla capsule al cuore dell’Expo, il tempo ha dato ragione a chi ha scelto di investire in significato, in narrazione, in esperienza. LFM: dove le idee prendono forma, e il tempo trova finalmente il suo spazio.
Dal 2022, LFM affianca Wonderbox nella missione di trasformare ogni regalo in un’esperienza indimenticabile. Questa partnership si fonda su un concetto chiave: regalare esperienze uniche e memorabili, andando oltre il semplice prodotto materiale. Quando si tratta di servizi di promoting efficaci e professionali, LFM S.p.A. si distingue come partner d'eccellenza per Wonderbox, così per come tanti altri clienti in vari settori. Grazie alla presenza capillare nei centri commerciali e nei principali store di elettronica di consumo, di food, e nel mondo beauty & fashion, LFM offre un servizio di promoting personalizzato e orientato ai risultati. Come Funziona il Servizio di Promoting LFM per Wonderbox Consulenza Personalizzata: I nostri promoter LFM sono veri e propri consulenti del viaggio e delle emozioni. Ascoltano le esigenze del cliente e propongono il cofanetto Wonderbox ideale, basato sugli interessi della persona e sul budget disponibile. Esperienze su Misura: LFM con Wonderbox garantisce un’esperienza d'acquisto unica, offrendo proposte che spaziano dai weekend romantici alle avventure adrenaliniche, dalle esperienze gourmet ai percorsi benessere. Supporto Professionale e Qualificato: I promoter LFM sono formati per garantire un'assistenza impeccabile, rendendo l’acquisto semplice e piacevole. Questo è reso possibile grazie alla LFM University interna che è stata pensata per formare continuamente le persone sul territorio e accompagnarle in un continuo percorso di formazione e aggiornamento. Aumento delle Vendite e Soddisfazione del Cliente: Il nostro servizio di promoting non si limita alla semplice vendita, ma punta a migliorare l'esperienza complessiva del cliente, garantendo la massima soddisfazione. Perchè scegliere LFM come partner nel promoting Scegliere il partner giusto per i servizi di promoting è fondamentale per garantire il successo e la crescita del proprio brand. LFM si distingue nel panorama italiano per una serie di motivi che la rendono la scelta ideale per le aziende che desiderano potenziare la loro presenza sul mercato. 1. Approccio Integrato e Personalizzato LFM offre un ventaglio completo di servizi che spaziano dal retail & logistica, eventi e viaggi incentive, business intelligence, fino al marketing e strategia. Questa multidisciplinarità consente di sviluppare strategie di promoting su misura, perfettamente allineate con le specifiche esigenze e obiettivi di ogni cliente. 2. Esperienza e Presenza Capillare Con oltre 20 anni di esperienza e una presenza consolidata su tutto il territorio nazionale, LFM garantisce una copertura efficace e tempestiva. La gestione di 20 centri logistici e una flotta attiva di 95 unità testimoniano la capacità operativa dell'azienda nel supportare campagne movimentazione di materiali di promoting su larga scala. 3. Formazione Continua attraverso LFM UNIVERSITY La formazione del personale è un pilastro fondamentale per LFM. Attraverso la LFM UNIVERSITY, l'azienda investe costantemente nell'aggiornamento delle competenze dei propri collaboratori, assicurando che siano sempre al passo con le ultime tendenze e tecnologie del mercato. 4. Innovazione Tecnologica e Soluzioni Digitali LFM abbraccia l'innovazione offrendo servizi all'avanguardia come il digital promoting, che include assistenza video durante lo shopping online e prenotazione di appuntamenti virtuali. Queste soluzioni migliorano l'esperienza del cliente e aumentano le opportunità di vendita. 5. Clienti di Prestigio e Testimonianze Positive La fiducia di marchi rinomati come Apple, Google, Huawei e LG evidenzia la reputazione e l'affidabilità di LFM nel settore. Testimonianze dirette dai clienti sottolineano l'efficacia delle soluzioni proposte e l'impatto positivo sulle performance aziendali. 6. Certificazioni e Standard di Qualità LFM possiede importanti certificazioni come ISO 9001 e ISO 14001, a riprova dell'impegno verso elevati standard qualitativi e attenzione all'ambiente. Queste certificazioni garantiscono ai clienti processi efficienti e sostenibili. 7. Success Stories e Case Studies Collaborazioni di successo, come quella con Wonderbox, ILIAD, Xiaomi, LG e molte altre multinazionali dimostrano la capacità di LFM di gestire progetti complessi, fornendo personale qualificato e strategie efficaci che hanno portato a risultati concreti in termini di vendite e soddisfazione del cliente. Se stai cercando un partner per i servizi di promoter sei nel posto giusto.
In occasione del compleanno di Giuliano Ferraris , co-founder di LFM, abbiamo il piacere di scoprire qualcosa in più sulla sua personalità e sulle passioni che lo definiscono. Un uomo che vive il mare come un'estensione della propria anima e che ha trasformato l'amore per l'avventura e i motori in una filosofia di vita. Essendo nato sotto il segno dei Pesci, ti rivedi in alcune delle caratteristiche tipiche di questo segno? Assolutamente sì. I Pesci sono sognatori, amano esplorare, e sono molto legati alle emozioni e all'acqua. Mi rivedo in questa continua ricerca di bellezza e significato, e nel desiderio di vivere esperienze autentiche e profonde. Questa autenticità è quella che, insieme a Jasmine, abbiamo voluto dare ad LFM, azienda che ci lega profondamente. è noto per essere sensibile e intuitivo. Come descriveresti il tuo legame con il mare? Il mare per me è tutto: è libertà, è riflessione, è avventura. C'è una frase che amo e che riassume perfettamente il mio rapporto con l'acqua: Il naufragar mi è dolce in questo mare. Trovo una pace profonda nel lasciarmi cullare dalle onde, come se ogni viaggio fosse una scoperta interiore. Il blu peraltro è il mio colore preferito. La tua passione per i motori è ben nota. Da dove nasce questa passione? È qualcosa che ho sempre avuto dentro. Che si tratti di moto, barche o fuoristrada, amo il senso di libertà e la scarica di adrenalina che solo i motori sanno regalare. Ogni mezzo è un modo diverso di esplorare il mondo, sempre spinto dalla curiosità e dal desiderio di superare i miei limiti. Qual è la tua meta di viaggio preferita? Senza dubbio i Caraibi. Quel mare cristallino, le spiagge incontaminate e l'atmosfera rilassata mi fanno sentire a casa. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, e dove posso veramente riconnettermi con la natura e con me stesso. Sono poi estremamente fortunato purché Jasmine, con cui ho fondato l'azienda, è amante dei viaggi ed è in grado di organizzare avventure letteralmente memorabili, quindi che dire.. sono un ragazzo estremamente fortunato! Guardando al futuro, quali sono i tuoi sogni e progetti? Continuare a coltivare le mie passioni, esplorare nuovi orizzonti e, perché no, contribuire a creare esperienze che possano ispirare anche gli altri. La vita è un viaggio meraviglioso e il mio desiderio è di viverlo sempre con intensità e curiosità.
L'intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, portando alla creazione di chatbot sofisticati come Siri, Alexa e ChatGPT. Tuttavia, tutto ebbe inizio con un programma molto più semplice, ma incredibilmente rivoluzionario per il suo tempo: Eliza. Creato nel 1966 dall’informatico Joseph Weizenbaum, Eliza è considerato il primo chatbot della storia e ha segnato l'inizio di una nuova era per l'interazione tra uomo e macchina. Nonostante la sua semplicità, Eliza ha suscitato grande interesse perché dimostrava che le macchine potevano simulare una conversazione umana, anche senza comprendere realmente il linguaggio. Ma come funzionava esattamente? Qual era il suo scopo? E perché è così importante nella storia dell’intelligenza artificiale? La Nascita di Eliza e il suo funzionamento Eliza è stata sviluppata negli anni '60 da Joseph Weizenbaum, un informatico tedesco naturalizzato statunitense e professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Weizenbaum era affascinato dal potenziale dei computer nel simulare il linguaggio umano e volle dimostrare quanto fosse facile per gli esseri umani attribuire intelligenza e sensibilità a una macchina che in realtà non capiva nulla. L'idea alla base di Eliza era di creare un programma capace di interagire con un utente umano in un modo che sembrasse naturale, utilizzando semplici regole grammaticali e risposte predefinite. Jopseph Weizenbaum A differenza dei moderni chatbot basati su modelli di apprendimento automatico avanzati, Eliza non comprendeva realmente il linguaggio, ma utilizzava una tecnica chiamata pattern matching (riconoscimento di schemi). Il Meccanismo di Base Riconoscimento di Parole Chiave: Eliza analizzava il testo inserito dall'utente alla ricerca di parole chiave. Riformulazione della Frase: Se veniva trovata una parola chiave, il programma restituiva una risposta predefinita che sembrava un'interpretazione intelligente. Uso di Risposte Generiche: Se il chatbot non riconosceva una parola chiave, rispondeva con frasi generiche come Puoi dirmi di più su questo? o Come ti fa sentire questo?. Simulazione del Dialogo: Il chatbot non aveva una vera comprensione del testo, ma riusciva a prolungare la conversazione attraverso domande aperte. Un esempio di conversazione con Eliza potrebbe essere: Utente: Mi sento triste oggi. Eliza: Perché ti senti triste? Utente: Penso che nessuno mi capisca. Eliza: Puoi dirmi di più su questo? Questo schema si ripeteva in modo simile, creando l’illusione di una vera interazione umana. Uno degli script più famosi di Eliza era chiamato DOCTOR, progettato per imitare un terapeuta rogeriano. Questa tipologia di psicoterapia, sviluppata dallo psicologo Carl Rogers, si basa sul riflettere i sentimenti del paziente e incoraggiarlo a esprimersi senza fornire giudizi o consigli diretti. Weizenbaum scelse questa simulazione perché un terapeuta rogeriano fa molte domande aperte e riflette ciò che il paziente dice, senza la necessità di risposte complesse. Questo rendeva il programma particolarmente convincente, al punto che alcune persone credevano che Eliza fosse realmente in grado di capirli. L'Effetto Eliza: Quando le Persone si Affezionano alle Macchine Uno degli aspetti più sorprendenti dell’esperimento di Weizenbaum fu che molti utenti iniziarono a considerare Eliza un vero interlocutore. Alcuni partecipanti arrivarono persino a confidarsi con il chatbot, attribuendogli una sorta di empatia e comprensione. Questa reazione fu così comune che Weizenbaum coniò il termine “Effetto Eliza”, per descrivere la tendenza degli esseri umani ad attribuire intelligenza e intenzionalità a un sistema che, in realtà, si limitava a manipolare il testo senza comprendere nulla. Il creatore di Eliza rimase colpito (e in parte preoccupato) dalla facilità con cui le persone sviluppavano una connessione emotiva con il chatbot. Questo fenomeno è ancora oggi rilevante, dato che assistenti vocali come Siri e Alexa suscitano spesso un senso di familiarità negli utenti. Nonostante il suo successo, tuttavia Eliza presentava numerosi limiti: Nessuna Comprensione Reale: Il chatbot non capiva il significato delle parole, ma si limitava a riconoscere pattern testuali. Risposte Ripetitive: Se una frase non conteneva parole chiave riconoscibili, il chatbot restituiva risposte generiche. Nessuna Memoria a Lungo Termine: Non era in grado di ricordare informazioni precedenti nella conversazione. Dipendenza dallo Script: Eliza funzionava bene solo nei contesti per cui era stata programmata (come la psicoterapia). Fuori da questi ambiti, appariva chiaramente limitata. L'Eredità di Eliza e il Suo Impatto sui Chatbot Moderni Nonostante le sue limitazioni, Eliza ha aperto la strada ai moderni chatbot e assistenti virtuali. Il concetto di interazione conversazionale con un computer ha continuato a evolversi, portando a chatbot sempre più sofisticati. Oggi, chatbot come ChatGPT, Siri, Google Assistant e Alexa sono molto più avanzati rispetto a Eliza, grazie all’uso di reti neurali e intelligenza artificiale basata su apprendimento automatico. Tuttavia, l'idea alla base di Eliza – ovvero simulare una conversazione umana tramite algoritmi di linguaggio – rimane il fondamento della tecnologia odierna. Weizenbaum, negli anni successivi, divenne critico nei confronti dell'intelligenza artificiale, avvertendo sui rischi di una società eccessivamente dipendente dalle macchine. Tuttavia, la sua creazione ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’informatica.